LA CATTEDRALE E LA STORIA
L'epoca di costruzione di questa Chiesa non è ben definita; ma si può ritenere fondata intorno al 1009. Dedicata all'Assunta anticamente corrispondeva al transetto con l'altare posto ad oriente con alle spalle un abside, difronte la parete del campanile, a nord la porta d'ingresso ed a sud l'ingresso per l'Episcopio.
Il primo complesso architettonico risulta essere monoabsidato, costituita da tre navate. Intorno al 1400 vi fu un primo ampliamento dell'impianto in quanto furono demolite le strutture orizzontali come le pilastrature e le arcate interne e la successiva traslazione dell'abside verso la parete orientale dell'edificio trasformandolo in un'unica aula.
Agli inizi del '600 per volere degli Orsini è realizzata, ortogonalmente al muro settentrionale della chiesa, una grande cappella necessaria per creare nuovi spazi da destinare alle sepolture (Monte dei Morti).
Questo ambiente con un nuovo intervento risalente alla prima metà del '700, verrà ampliato, decorato ed arricchito con altari laterali e trasformato in nuova navata della chiesa a croce latina nella quale la vecchia chiesa preesistente diverrà transetto.
Oggi dopo il sisma del 1980 la chiesa che attende di essere riaperta al pubblico dopo una fase di ristrutturazione durata 35 anni ha riacquistato le caratteristiche architettoniche primordiali ed infatti è stata messa in evidenza l'antica struttura del 1300-1400 costituita dall'aula absidata (ex transetto nuovo impianto) e quella che era la navata principale da noi conosciuta in quanto moderna sarà utilizzata come spazio in appendice alla chiesa da utilizzare per eventi eccezionali.
In questa Chiesa, la più importante di Muro, avvennero tre episodi emblematici che evidenziano la prematura santità di Gerardo, infatti questo giovane e gracile personaggio viveva gran parte della sua giornata in questa chiesa tanto da farsi riprendere da Gesù Eucaristico i n una notte di profonde preghiere con l'espressione: "pazzerello perché te ne stai sempre qui?"; la risposta non gli tardò ad arrivare: "Se io sono pazzo, Tu sei più pazzo di me, perché te ne stai notte e giorno nel Tabernacolo, prigioniero d'amore per gli uomini". Durante il venerdì santo del 1749, il giovane Gerardo fu chiamato ad impersonificare il Cristo agonizzante, l'attenzione della gente fu subito attratta dalla figura agonizzante di Gerardo che con una tale carica quasi si trasfigurò tanto da provocare lo svenimento della madre presente.
Infine la sua devozione per la Madonna era tanta che una Domenica di maggio in Cattedrale durante una processione tra la folla Gerardo si avvicina alla statua e infila al dito della Vergine un anello esclamando "ecco mi sono sposato alla Madonna".
- SCULTURA in legno e terracotta (I metà) XIX sec. rappr. la Deposizione ad opera di Ignoto napoletano;
- SCULTURA in legno e terracotta (I metà) XIX sec. rappr. la natività ad opera di Ignoto napoletano;
- AFFRESCO A TEMPERA ad opera di Anselmo Palmieri (Polla,I metà XVIII sec.);
- SCULTURAin legno XIX sec.rappresentante Madonna col Bambino ad opera di Ignoto Meridionale;
- -SCULTURA in legno raffigurante il Crocifisso XV sec. ad opera di Ignoto Meridionale;
- TESORO in argento XVII sec. vari pezzi-1689-ad opera di Ignoto napoletano;
- TESORO in argento Turibolo XIX sec.-1893- ad opera di Ignoto napoletano;
- TESORO in argento Pisside XIX sec.ad opera dell'artista Vincenzo Catello (Napoli 1859-1946);
- DIPINTO-15 storie di Gesù e della Vergine XVIII-XIX sec. Ignoto locale;